Om Ara Ba Za Na De-Manjushri Mantra
La Lanterna della mia Emotività
Fin da piccola sono stata accompagnata dalla parola “perché”, e tuttora non ho perso la curiosità e lo stupore che davanti alle cose nuove mi fa scattare quella parolina.. “perché?”
Si può dire quindi che sono una appassionata di Scienza, nella sua accezione più ampia. E per i neofiti suonerà strano ma la verità è che in tal senso l’astrologia tibetana è un’ottima alleata…
Lei mi aiuta a capire e a trovare o ad immaginare risposte a tutto ciò che è Natura, ma anche a tutto ciò che è il mio mondo privato interno.
Ecco perché studiare l’astrologia tibetana è un po’ come studiare la psicologia del profondo, ma non solo.
Questa grandissima e vastissima scienza, promuove la consapevolezza della propria Esistenza e della propria Mente, oltre che ad essere uno stimolante strumento per aiutare gli altri a crescere.
Una frase che mi è rimasta impressa del Prof. Pasang Yonten Arya è questa:
- L’astrologia serve per capire ed avviare al Dharma, serve per pulire e purificare, ma non “finisce” il lavoro. L’astrologia rende la Mente luminosa, ma non illuminata.
Questo studio ti porta piano piano a scoprire realtà nascoste. Talvolta capita di avere la sensazione di essere dentro a una grande fiaba, e mentre passeggi per il bosco ogni tanto appare qualche cosa che prima guardavi ma non avevi mai visto. Studiando ed applicando l’astrologia spesso rimani stupito.
Su di me personalmente essa tende a sortire un effetto gratificante, nel senso che accresce e definisce il tuo Sé, che non è il tuo Ego.
Dal punto di vista spirituale questa cosa forse non è positiva. Personalmente credo però che un risvolto positivo in ciò ci sia, ed è il fatto che più si è consapevoli di avere, e più sei consapevole e desideroso di dare. Più tu sei e più desideri dare. Questo status mentale non è connesso “all’avere tante nozioni”, ma all’essere saggio e sereno.
Ci si rende conto ben presto, nel leggere le spiegazioni dei diversi simboli, che questa astrologia non serve per compiacere, al contrario essa scopre le zone d’ombra. Un’altra frase del Prof. Pasang che mi è rimasta particolarmente impressa è questa:
- l’astrologia parla direttamente, senza anima.
Questo significa che le spiegazioni dei simboli mirano a farci capire bene la natura di quell’energia o di quella relazione, senza compassionevole assistenzialismo. Leggendo le spiegazioni dei diversi Parka o dei Mewa, troverete scritto delle cose anche molto forti.
Sia colui che fa l’Oroscopo, che colui che lo riceve, dovrebbero essere abili nel percepire quanta più realtà possibile dall’Oroscopo, e per farlo c’è sempre bisogno di una buona dose di crudele trasparenza più che di morbida compassione. Si è spinti a guardare da dove non ci siamo mai posti, dove non siamo mai andati perché a nessuno piace immedesimarsi bene bene nei panni di chi ci sta antipatico.
Questo perché raramente siamo pronti a sapere tutta la verità… scoprire le zone d’ombra non è piacevole, ci si sente “piccoli e brutti”, fa male.
Da questo si capisce che l’Astrologia possa solo “suggerire” senza mai sancire verità assolute, riuscendo poi a dosare le fastidiose rivelazioni delle zone d’ombra, con sagge dosi di fiducioso incoraggiamento.
L’oroscopo alla fine è sempre, sia per chi lo fa che per colui che lo riceve, un momento di crescita sia dal punto di vista conoscitivo che spirituale.